noi perdemmo la nostra innocenza.
e voi, la vostra dignità.
sei anni senza carlo e nessuna verità e giustizia. e nessun perdono.
dice durito che il problema degli zapatisti è questo: gettare i semi e sorvegliare la loro crescita.
dice durito che il problema degli altri esseri umani è lottare per essere liberi di scegliere come mangiarsi la mela che verrà.
dice durito che qui sta la differenza fra gli zapatisti e il resto degli esseri umani: dove tutti vedono una mela, lo zapatista vede un seme, va a preparare la terra, getta il seme e lo cura.
al di là di questo, dice durito, noi zapatisti siamo proprio come chiunque altro. casomai più brutti, dice durito, e di sottecchi mi guarda mentre mi tolgo il passamontagna.
(Subcomandante Insurgente Marcos da una qualunque nottata del XXI secolo)
20 luglio 2007 a 5:47 PM
non c’e’ verita’ eppure c’e’ il corpo senza vita di un ragazzo.
non c’e’ verita’ eppure ci sono voci, cicatrici e fotografie.
non c’e’ verita’ perche’ non ci sono occhi, non c’e’ giustizia perche’ non c’e’ memoria.
di certo non c’e’ perdono.
21 luglio 2007 a 3:26 PM
E’ una cicatrice dentro. Umido. Non si rimargina, non si rimargina, non si rimargina. Ma non è per tutti.