Archivio per passato

la quadratura del cerchio

Posted in avec la jupe, jasant de moi, jpod with tags , , , on 13 marzo 2008 by Auro

ecco il biglietto del cinema:

bar
fais m. emanuela
p e r d a x i u s
rep01 1200
rep01 1200
totale 2400
contante
07-08-1998 22-27
n.scontr fisc 124

trovato affianco a un bugiardino di lexotan (che mi ero fatta prescrivere, che ho pagato, ma che non ho mai preso) e a una mia foto che guardo libri a una bancarella, vestita con il prendisole rosa comprato in spagna e portato in giro per mezza europa come la mia porta d’ingresso testimonia. abbronzata come difficilmente poi. portavo ancora le lenti a contatto, gli occhiali da sole rossi e i capelli lunghi bloccati in uno chignon chiuso con la bic.
saremmo tornate a genova con un viaggio della speranza passaggio ponte, lungo 18 ore, in cui avrei letto tutto “l’amore ai tempi del colera” (come cita sicuramente il frontespizio), avrei baciato le labbra salate di uno che non so manco più come si chiama, e forse non lo sapevo nemmeno allora. io e v. a mezzanotte cantavamo le canzoni di baglioni, con i cani chiusi dentro i canili che ci tenevano il tempo. io poi scrivevo lettere al buio che non ho mai spedito.

ecco, alcune cose non cambiano nonostante le quadrature del cerchio: nonostante i boccoli e l’abbigliamento da pinguina con il fiocco, i capelli sono tenuti su con una bic e lastfm mi sputa fuori “ragazza di campagna“.

stupori

Posted in avec la jupe with tags , , , , , on 12 marzo 2008 by Auro

ho riavuto davanti a me un mattino di sole e di agosto quando io e v. siamo salite su una macchina di uno sconosciuto che ci ha portato – curva dopo curva – fino a calasetta.
nella sequenza dei frame ci sono il piede destro scalzo sulla frizione, la curva troppo ampia, le saline viste da lontano, un cartello giallo in inglese appeso alla recinzione, una città mai vista e poi un mare che non l’ho più visto così.
per due minuti non sono riuscita a schiodarmi dalla seggiola, cercando popcorn e bomboniera, incurante della coppietta affianco che si smanaccia, guardando il mio film, una visione privata di un film tondo, in una vita diventata quadrata.

le coincidenze che sopravvivono alla centrifuga

Posted in arcani maggiori, avec la jupe with tags , , , , , on 4 marzo 2008 by Auro

ci sono dei giorni in cui mi manca tantissimo, anche se so che non è lei che mi manca. ma quella strana sensazione di essere compresa, di poter parlare, che nulla sarebbe uscito da quella stanza di cui ricordo ancora i quadri, le sedie (una aveva un chiodo che spuntava da sotto l’imbottitura), i calendari, il telefono.
ci sono dei giorni in cui invece so che non mi serve più, che posso andare avanti tranquillamente da sola.
ci sono dei giorni che ricordo con orrore quella telefonata che ho fatto alla franz il giorno dopo il mio primo (e unico) ollyparty, ricordo con orrore lo star male al supermercato, l’ansia costante, il pianto disperato di quel 18 aprile, ritornare compulsivamente a controllare il rubinetto del gas, l’impossibilità di dormire, la repulsione per il contatto fisico, le urla nella notte, il digrignare continuo dei denti, lo zerbino con un pacchetto, gli squilli nella notte, i pianti al telefono.
poi ci sono giorni come oggi che incominciano con una tasca interna di una borsa (vecchissima ma molto comoda) aperta dopo un lavaggio in lavatrice e un cartoncino giallo, liso e vittima dell’acqua e della centrifuga con scritto sopra il suo nome, il suo numero di telefono e una data: 23/09/2003.
non proprio il nostro primo appuntamento, ma comunque un appuntamento.
voi ci credete nei segni? io non lo so più.

occasioni perse

Posted in arcani maggiori with tags , , , , on 9 febbraio 2008 by Auro

le occasioni che fai scappare via talvolta poi le paghi doppie ma io non sono più quella che hai conosciuto. e la prima che se ne spiace sono io.
perchè ero innamorata di me più che innamorata di te.
ma se sono così, è che tu quella mattina non hai schiuso le labbra, è che tu quella notte non mi hai detto sì, ma sei stato più attento alla figura che ci facevi, più che a quello che volevi. è che tu mi hai tenuto la mano sulla pancia per una notte intera e poi mai più. è che io a tutto questo non sono mai stata pronta.

anche qui può arrivare l’odore del mare a prendermi

Posted in arcani maggiori with tags , , , , on 31 gennaio 2008 by Auro

come una scema è tutto il giorno che ascolto la versione unplugged di “milano” di britti: la canzone con l’intro più lunga della storia.
ricordo che una notte alessio mentre io mi rintanavo sulla sponda del suo letto, aveva preso la chitarra e aveva suonato, raccontandomi di quanto fosse bravo britti a suonare.
erano i tempi in cui era uscito “la vasca” e quindi pensare che potesse essere un ottimo chitarrista blues era molto difficile.
ale stava strimpellando la bionda stratocaster che aveva appena comprato. io ero nuda e probabilmente un po’ depressa. forse avevo temporaneamente smesso di fumare. forse demo stava fra le pieghe del piumone con noi.
adesso ascoltando quell’intro infinita mi tornano in mente quegli attimi che sembravano eterni, quelle rare serate in cui ale suonava per me non accorgendosene, non accorgendomi.
e scrollo le spalle, e scrollo via tutto. incurante.

e se avrò bisogno di dimenticare prenderò per mano l’ansia e anche la rabbia
le accompagnerò per un aperitivo al bar e al punto giusto le abbandono tra la nebbia

(vale, il titolo è per te, ovvio. no?)